Notizie storiche

Aggiornato il: 09/11/2022

Foto della sala lettura

La biblioteca

La Roncioniana è la più antica biblioteca di Prato.
E’ stata creata per volontà testamentaria dal nobile pratese Marco di Emilio Roncioni (1600 - 1677). Fu aperta provvisoriamente nel 1722. Dal 1766 ha sede nel Palazzo Roncioni, nel centro storico di Prato.
Conserva ricche collezioni di interesse generale e locale, fra le quali vanno ricordate le raccolte di manoscritti databili dal secolo XIII al secolo XIX (Roncioniano, Cesare Guasti, Caccini-del Vernaccia) e i periodici storici ottocenteschi.

Palazzo Roncioni venne edificato tra il 1751 e il 1766 probabilmente su progetto di Antonio Saller, successivamente modificato da Francesco Arrighi e Stefano di Rigo, che seguirono i lavori di costruzione.
Il palazzo presenta una facciata delimitata da due spigoli in bugnato; al piano terreno si aprono due ampi portali inquadrati da lesene e sormontati da elaborati cartigli di stucco (su disegno di Stefano Catani), protetti dai soprastanti terrazzini con parapetto a balaustra.
All’interno di particolare interesse sono: l’atrio di ingresso affrescato che ha in una nicchia una pregevole terracotta invetriata raffigurante l'arcangelo Raffaele e Tobiolo, opera di Andrea della Robbia e bottega; la volta della sala lettura impreziosita da un affresco opera di Luigi Catani (1789) raffigurante l’Ozio e la Sapienza (copia da Pietro da Cortona); sempre nella sala lettura da vedere sono le scaffalature lignee con colonne ioniche e due mappamondi del Cinquecento opera di Mercatore (Gerardo Kremer, 1512-1594).

Marco Roncioni

Nato nel 1600 da una famiglia di origine pisana, passò la giovinezza nell'agiatezza e ricoprì alcune cariche civili.
Non ebbe eredi e nel proprio testamento, redatto nel 1676, decise di lasciare parte dei suoi beni per il "provvedimento e principio d'una pubblica libraria da erigersi nella canonica della cattedrale o in altro luogo più comodo ... quale stia per occasione o commodità di pubblico studio d'ogni sorta d'arte, lettere, scienza e professione".

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